Domanda:
Mi consigliate un posticino tranquillo?
2010-01-19 10:58:02 UTC
Posso scrivere? Non lo so, ho voglia di vomitare parole e piangerci sopra, possibilmente rannicchiato in posizione fetale. Cos'è successo? Niete, come al solito. Avviamoci ora a intraprendere ciò per cui siamo giunti fin qui. Eppure non ho camminato molto e nacora non riesco a smettere di ricordare tutto ciò che ho dimenticato. Oggi è così, siate pronti a riavvisare in me quel briciolo di coerenza che rimane in tutti coloro che scelgono di essere altro da sé, senza tuttavia mutare forma. Prendere una strada e perdercisi, raggingere posti che non si immaginava nemmeno potessero esiste: è forse questo il culmine della banalità? Preparo me stesso all'inevitabile scontro con la realtà, con i fatti che mi condurranno ad ammettere che non sono solo. Vorrei essere certo di partecipare a un grande complotto in cui tutti fingono. Una specie di Truman Show, ma portato ancora più all'estremo. Io m'immagino di essere al centro di un complotto, ma io non esisto, non nel senso che siamo abituati a pensare quanto meno. Che sono abituato a pensare, da che voi non esistete. Sono facilmente condizionabile da me stesso, psicolabile non è corretto, perché, se non sbaglio, presume un intervento esterno. Ma io faccio tutto da solo. Mi costruisco finte realtà e sebbene io riconosca che sono false, nient'altro che il prodotto della mia mente, esse condizionano ampie parti della mia vita. E non sto parlando di quei pensieri che si fanno sull'ipocrisia delle persone, o sulle menzogne che ci vengono raccontate. Io sto parlando dell'intero sistema, cosa succederebbe se fossi l'unico al mondo? Se il tempo e lo spazio fossero inizati e fissero con me? Se voi, che tanto sembrate reali, non foste altro che immaginazione, e anche tutto il resto, costruito ad arte per sentirmi vivo? Tormentato e recluso, rinchiuso, concluso. Ulteriori sviluppi del perché, del percome, del perquando, del perdove non mi caratterizzano dai tempi in cui esisteva solo la notte. Comunque, vorrei tornare su un argomento, che brutta parola lo so, che mi pare di non aver approfonidto abbastanza. La società di massa. Quanto mi fa schifo non potete immaginarlo. C'era una domanda scaturita in seguito a una di Muerta in cui si discuteva della validità di un certo tipo di arte e uno se ne è uscito con una frase che mi ha fatto accapponare la pelle. Non sto scherzando, adesso ve la recupero. Eccola: "Io personalmente sono convinto che il reale futuro dell'arte contemporanea sarebbe da ricercare nelle arti di massa e in particolare nel Design, così da poter ottenere un linguaggio figurativo comune a tutti di alto livello. Insomma che anche l'Arte con la A maiuscola diventi un bene democratico come l'informazione o l'istruzione". Come fa ad essere di alto livello qualcosa che è comune? L'arte non può essere democratica, l'arte è oligarchica, aristocratica, un bene prezioso per quei pochi eletti che possono comprenderla. Lo sapete, io detesto la gente, tante capre. Sono un conservatore. Ma non uno di quelli di adesso, questi borghesotti plutocratici, ignoranti e squallidi. Non so se avete capito, ma d'altra parte non mi interessa. Ve lo ripeto un'altra volta e non voglio sentire lamentele: mi interesso solo di me stesso, se e quando. Tutto il resto non è che contorno, sfondo, ignobile e indegna cacca. Con rispetto parlando, sia chiaro. E si vi siete offesi, beh, non ditemelo, altrimenti mi toccherà ricominciare a spiegare da capo e, cosa più importante, dimostrerete di non aver capito nulla. Io non mi so spiegare? No, siete voi che siete arretrati, attardati, attorniati da ipocriti fiorelli sterili e colorati. Credo di aver detto abbastanza, ma soprattutto non ho più voglia di scrivere. Vado a sporcare un po' i miei polmoni. Venti e cinque del diciannove Gennaio duemiladieci. Considerazioni e insulti sono ben accetti. Ciao e grazie.
Tre risposte:
Sheena
2010-01-19 14:18:49 UTC
Sono stanca morta ed ho le palpebre pesanti, ma se ho ben inteso il tuo discorso non posso che darti ragione.

L'Arte è per pochi: non tutti riescono a comprenderla, o anche solo ad apprezzarla. Pochi, ad esempio, direbbero che l'Autoritratto in costume da Pierrot di Modì è BELLO. Ora, non so bene se c'entri col tuo discorso. Ma a me piace, punto. E trovo che Modì fosse estremamente affascinante. Vorrei aver potuto conoscerlo, e magari sposarlo. Ok, deliro. Ma permettimi di consigliarti una lettura: si intitola "Nebbia" ed è un romanzo di Miguel de Unamuno. Credo che abbia in qualche modo a che fare con te.

Ciao, Anti.
мσѕтяσ
2010-01-19 13:31:47 UTC
Ma quando dici " ...io detesto la gente, tante capre" ce l'hai con me?? che càzzo però, io non ho fatto niente :(



E la Pop Art? magari ti fa cagàre, però io la adoro e non è per nulla aristocratica.



Comunque sta cosa della gente la penso anche io. Mi stanno sempre tutti intorno e chiedono e parlano e respirano :)

Mi viene in mente il film The Warriors, quando lei si avvicina tutta languida e lui le risponde:

tu fai solo parte di quello che è successo stanotte...ed è tutta mèrda!



http://www.youtube.com/watch?v=BYYfrkN01ZA
Paomosh11
2010-01-24 18:58:57 UTC
Lo poco que entendi de alguna forma la forma en que hablas me gusto, solo lo imaginas, no me detube a pensar si decia cosas buenas, es como un poema largo que se siente bien al escuchar... =)


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